Nella notte italiana (scriviamo alle 2 del mattino) ci arriva da Spa una notizia che riguarda la Ferrari 499P numero 50 che ha picchiato contro il muro in uscita dalla pit lane con Antonio Fuoco sul finale della WEC 6h di Spa.
Secondo quanto appreso da TheRaceMode.com l’impatto avrebbe danneggiato la scocca della vettura.
Se così fosse sarebbe la seconda scocca danneggiata da Ferrari dopo quella danneggiata durante il prologo di Sebring (anche in quel caso incidente causato dalle gomme fredde. Ricordiamo che da questa stagione, per motivi “ecologici” sono state abolite le termocoperte).
Al momento, in attesa di ulteriori chiarimenti, non possiamo ne confermare ne smentire la notizia.
Il tempo di Giovinazzi al volante della Ferrari 499P numero 51 durante le FP2 (best assoluto di giornata) ci da spunto per una interessante riflessione sullo stato di forma della LMH di Ferrari che a Spa affronta la terza gara della sua giovane vita agonistica.
Il tempo di 2.01.8 dista infatti poco più di un secondo della pole di Toyota del 2021 (miglior crono a Spa per quanto riguarda la pole nell’era delle Hypercar).
1.1 secondi che vanno appunto analizzati.
Distacco che arriva con una vettura giovanissima, il cui potenziale è ancora totalmente sconosciuto. Tempo che, salvo meteo avverso, potrebbe già essere migliorato nei turni successi. Tempo che arriva con un pilota Giovinazzi, che non vanta certamente l’esperienza degli equipaggi Toyota, al volante della GR-010 per il terzo anno di fila.
La verità è che la Ferrari 499P LMH è una vettura nata benissimo e che potrà solo migliorare con il tempo. E’ una vettura veloce, già al livello della Toyota della passata stagione…Il “problema” è che Toyota non sta certamente a guardare e forte dei suoi anni in LMP1 prima e Hypercar ora sarà un avversario durissimo, probabilmente l’unico verso avversario di Maranello.
Giudicare dopo appena una manciata di gare la nuova Ferrari 296 GT3 non ha senso, impossibile valutare con razionalità la nuova creatura di Maranello dopo così poche uscite. Decisamente più interessante e utile procedere con un analisi oggettiva, priva di giudizio e tifo (il tifo è un grande inquinatore della mente…)
La 296 GT3 sostituisce la 488 GT3, vettura in grado di collezionare oltre 500 vittorie tra assolute e di classe in tutto il mondo nell’arco della sua carriera che, giusto specificarlo, non è ancora finita. Vettura sviluppata e affinata in ogni singolo dettaglio in anni di corse partendo da una base che, non ci crederete, non era poi così buona, ne “amata”. Non sono stati pochi i meccanici che, in particolare all’inizio della carriera della 488 GT3, si sono lamentati dell’accessibilità alla meccanica e dei lunghi tempi per lo smontaggio anche di componenti semplici.
Un dato su tutti? Per sostituire il motore erano necessarie circa 4 ore, per compiere la stessa operazione sulla 296 GT3 ci vogliono meno di 2 ore.
Basterebbe già questo dato a evitare ogni paragone e confronto tra le due vetture che hanno in comune solo il Cavallino Rampante sulla carrozzeria in carbonio e…basta.
La 296 GT3 nasce per essere smontata e rimontata con operazioni più semplici e rapide pur essendo una vettura, paradossalmente, più complessa e curata nei dettagli, in particolare aerodinamici. Come tutte le GT3 di nuova generazione (la BMW M4 GT3 è stata la prima) nasce su una struttura modulare che permette un accesso immediato alla meccanica e la sostituzione di parti, anche estese in pochissimo tempo. Questo permette anche di accedere alle regolazioni meccaniche più facilmente e in minor tempo rispetto alla 488.
Se la base è dunque migliore perchè la 296 non sta dominando come la 488? Perchè la 296 è giovane e ancora poco conosciuta dai team, dai piloti, dai meccanici e dagli ingegneri al contrario della 488 che poteva sfruttare i dati raccolti disputando centinaia e centinaia di gare con decine di migliaia di km percorsi.
L’esperienza, amici appassionati, la puoi sfruttare in fase di progetto ma la devi poi necessariamente fare sul campo quando hai per le mani una vettura tanto diversa rispetto alla precedente.
296 e 488 non sono capitoli diversi dello stesso libro, sono proprio due libri diversi. Non hanno nulla in comune, a partire dai “genitori” passando per il 3.9 V8 biturbo 90 gradi della 488 contro il 2.9 V6 biturbo 120 gradi della 296.
La 488 è un progetto congiunto Ferrari / Michelotto poi affinato da AF Corse mentre la 296 è un progetto totalmente Ferrari assemblato da Oreca in Francia che verrà poi sviluppato in collaborazione con AF Corse seguendo le richieste di team, piloti, meccanici e ingegneri, e qui amici apriamo un capitolo che tanti sottovalutano: lo sviluppo vettura.
Pur essendo derivate dalla serie le GT3 permettono notevoli libertà di preparazione tanto da essere ormai “vetture a se” che nascono come GT3 e non più vetture di serie elaborate (concetto ormai superato in tutte le specialità del motorsport), queste libertà permettono numerose modifiche anche fuori dalla fiche di omologazione, modifiche che come successo con la 488 nel corso della sua storia porteranno la 296 a essere rivista in ogni dettaglio (del semplice bullone a un nuovo tipo di frizione) fino ad arrivare alla versione Evo che andrà ad omologare un ulteriore step aggiornando la fiche.
La 296 GT3 vista nel primo round del GTWC di Monza pur non lottando per il podio ci ha dato interessanti spunti di riflessione. Mancava la velocità massima è vero ma questo è solo in parte colpa del BoP dato che la vettura vanta più carico aerodinamico rispetto alla 488 e questo, giocoforza, la frena sui lunghi rettifili, di contro grazie al maggior valore di downforce abbiamo visto una vettura precisa tra le curve, superiore alle avversarie per velocità di percorrenza e in grado di reggere un passo gara costante (segno che il consumo delle gomme è regolare, fattore da non trascurare).
A dire il vero probabilmente Monza è la pista meno adatta alle caratteristiche della 296 GT3 e quindi anche il luogo meno adatto per giudicare il nuovo V6 di Maranello.
Il potenziale della vettura è alto ma ancora del tutto inesplorato. Il risultato di Monza, come detto prima, potrebbe essere bugiardo. Sicuramente entrare oggi in GT3 con un modello nuovo non è facile, il livello è molto alto e l’impegno delle case sempre più diretto con BMW che vanta un impegno Factory superiore a quello di Ferrari con due team, il ROWE e il WRT tra i preparati e vincenti nel panorama GT.
Anche Porsche con la serie 992 sta faticando più del previsto e BMW con la nuova M4 GT3, salvo che per il DTM, ha passato un 2022 tra alti (pochi) e bassi (tanti) salvo diventare ora la vettura da battere grazie ai dati raccolti e alle modifiche apportate all’erede della M6 GT3.
Concludiamo con un dato che riguarda il BoP di Monza: la BMW M4 GT3 che ha dominato pesava 1.315 kg, la Ferrari 296 GT3 1.320 kg.
Ferrari e AF Corse lanciano la sfida alla Endurance Cup del GTWC 2023 con la nuova 296 GT3 e con equipaggi degni del WEC Hypercar e in questo caso…Le parole non sono esagerate!
Dal 2024, ormai lo sappiamo, la classe GTE cesserà di esistere a favore della nuova Le Mans GT3 (LMGT3) che si baserà su vetture di classe FIA GT3.
Riguardo la nuova LMGT3 ancora si sa poco perchè i team e le case stanno ancora ragionando in attesa di capire le decisioni di FIA e ACO.
Sappiamo che, è ufficiale, Good Year sarà fornitore unico per quanto riguarda le gomme.
Il team tedesco Proton avrebbe ordinato due Porsche 911 GT3 R per competere nella LMGT3. Il team, da tempo legato a Porsche, era stato accostato a Ford per gestire e nuove Mustang GT3.
Saltata l’ipotesi Proton si parla di TF Sport per Ford.
Secondo un rumor riportato da diversi siti di settore il numero di LMGT3 per singola casa sarà limitato a due, quindi avremo per esempio massimo 2 Porsche, 2 Ferrari, 2 BMW Ecc…Questo perchè FIA e ACO vogliono far crescere la griglia delle Hypercar che nel 2025 potrebbe superare le 20 vetture permanenti.
Ferrari non ha ancora definito i programmi per quanto riguarda la 296 GT3 in LMGT3. Audi e Mercedes si sono dette interessate ma anche in questo caso non esiste ancora una programma definito.
Non si è fatta attendere molto la prima vittoria della nuova Ferrari 296 GT3! Il primo successo è arrivato grazie al team tedesco Racing One che ha vinto la classe Pro-Am del terzo round del campionato tedesco NLS.
Da ricordare che la 296 GT3 di Racing One aveva ottenuto anche la pole di classe.
La vittoria assoluta è andata alla BMW M4 GT3 del BMW Junior Team. Secondo posto per la M4 GT3 di ROWE Racing.
Dopo Fiorano (debutto con Pier Guidi e Bertolini) e Barcellona al Montmelo il programma di sviluppo della Ferrari LMH WEC Hypercar è andato avanti toccando le rive del fiume Santerno all’Enzo e Dino Ferrari di Imola.
Foto debutto Fiorano:
Qui una raccolta di scatti da Imola che, lo precisiamo, non sono nostri ma raccolti attraverso i social.