WEC 2025: PIU’ HYPERCAR, PIU’ PISTE (E MONZA RIMANE).

Il WEC, in piena fase di crescita, guarda già al 2025. Dopo l’arrivo del Qatar, new entry del 2024, i vertici di ACO parlano del rientro di Silverstone nel 2025, della possibilità di ritrovare Interlagos in Brasile e di sostituire Sebring con il COTA in Texas.

La trasferta americana dovrebbe trovare posto subito dopo Le Mans al posto di Monza.

Il round italiano verrebbe spostato in primavera prima di Spa e al posto di Portimao? Questo non è al momento chiaro.

Con il ritorno di Silverstone il WEC avrebbe quindi 9 round contro gli 8 del. 2024.

Nel 2026 avremo ulteriori round? A rispondere sono i vertici di ACO che specificano di aver avuto richieste per costruire un campionato anche su 12 gare ma che preferiscono rimanere su 9, 10 al massimo per i prossimi anni per questioni di budget e di capacità organizzativa.

L’ACO prevede un incremento di vetture Hypercar in griglia tra case con impegno diretto e team privati tanto che le LMP2 potrebbero sparire per mancanza di spazio. Infatti si pensa a 26 Hypercar e 10 LMGT3 per il 2025 anche se ACO specifica, nulla è deciso.

(Foto WEC)

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WEC: ANCHE AUDI E MERCEDES GUARDANO ALLA LE MANS GT 2024.

Come era prevedibile l’abolizione a fine 2023 delle delle GTE nel WEC a favore delle GT3 sta attirando nuovi e interessati costruttori, tra questi non potevano mancare Audi e Mercedes, due case che mai si erano realmente interessate alla GTE.

L’interesse c’è ma le date di ingresso incerte. Mercedes presenterà la nuova GT3, erede della attuale AMG GT, a fine 2024 per correre a partire dal 2025.

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Mentre dell’erede della R8 non si sa praticamente nulla…In teoria l’R8, in base al piano di elettrificazione del listino di Audi a partire dal 2030, non avrebbe dovuto avere nessuna erede anche se, ci ha raccontato una fonte, si parla di un nuovo motore V8 biturbo…

Ricordiamo che le GT3 correranno nel WEC con uno speciale kit chiamato al momento Premium che le differenzierà dalle GT3 non solo a livello estetico ma anche a livello tecnico.

Oltre a Porsche, Ferrari, Audi e Mercedes anche Ford si è mostrata interessata alla nuova classe GT.

TECNICA: PERCHE’ IL V8 3.9 DELLA 488 GT3/GTE E’ ORMAI SUPERATO.

Nelle corse il cambiamento tecnico è (per fortuna) una costante necessaria per mantenere o ricercare la supremazia: Ferrari, come tutti, non sfugge a questa logica.

Parliamo della immensa, vincente, immortale 488 nella due racing GT3 e GTE che si appresta a vivere gli ultimi mesi di vita agonistica nella GT3 e l’ultimo nella GTE. Verrà sostituita dalla ben più moderna 296 GT3 (la classe GTE sparirà favore della nuova LMGT3 nel WEC).

La 488 GT3/GTE che tantissime soddisfazioni ha dato a Ferrari e a noi appassionati oltre a essere concettualmente ormai ”vecchia” (la 296 GT3 sfrutta concetti ben più moderni) ha nel motore V8 3.9 biturbo il suo reale punto debole.

Attenzione non stiamo dicendo che il mitico V8 sia superato a livello assoluto, semplicemente non è più adatto alle moderne corse endurance.

Fino a qualche anno fa le corse endurance erano di ”durata veloce”, oggi sono “sprint race da 6-12-24 ore” con le vetture sempre al limite del loro potenziale con motori sempre al limite della rottura tenuti appena sotto i parametri massimi.

Inoltre il ”non simpatico” BoP tende a penalizzare i grossi turbo togliendo pressione e capacità serbatoio sin troppo spesso…Tanto che a volte, sembra paradossale, conviene correre con un motore aspirato (come fanno Corvette e Porsche). Inoltre i motori aspirati hanno meno problemi in gara causati dal BoP rispetto ai grossi turbo come quello della 488.

Il V8 3.9 biturbo di Maranello soffre tremendamente le alte temperature ambientali, lo abbiamo visto a Le Mans, lo abbiamo visto a Monza. Più un motore turbo è ”tirato” più soffre il caldo che genera temperature elevate nelle camere di combustione e l’unico sistema per combattere il BoP è ”tirare” il motore quasi al limite.

Quando un grosso turbo inizia ad avere temperature alte in camere di combustione si usa la ”engine safe mape” una mappa di sicurezza che varia gli anticipi delle accensioni in camera di combustione e allo stesso tempo ”getta” benzina per abbassare le temperature. La safe map esiste anche nelle vetture stradali e si attiva automaticamente. Se possedete un grosso motore turbo e lo usate in estate in maniera piuttosto sportiva se qualche volta vi capiterà di perdere prestazione e notare consumi elevatissimi è ”colpa” della safe map.

Per esempio: i motori turbo in F1 negli anni 80 usavano una quantità elevatissima di benzina anche per raffreddare le camere di combustione.

A Monza la Ferrari 488 nella GTE Pro ha perso la gara anche (ma non solo) per elevatissime temperature che hanno condizionato i consumi del v8 3.9 che con il gran caldo ha mostrato il fianco contro i più ”freschi” aspirati, come quello V8 5.5 ben più moderno della Corvette C8.R che non ha caso stava per vincere anche una Le Mans 2022 caratterizzata dal caldo.

La 296 che sostituirà la 296 sfrutterà un ben più moderno e adatto alle corse endurance 2.9 V6 120 gradi (non più 90) biturbo.

Le nuove tecnologie di gestione motore, la minor cilindrata, il ridotto frazionamento, i nuovi materiali, l’apertura più elevata tra le bancate sono pensati anche per combattere il calore e cosa molto importante nelle corse endurance:

avere una prestazione costante nel tempo.

Questo concetto è FONDAMENTALE: una vettura pensata per l’endurance deve poter garantire il livello massimo di perfomance lungo tutta la gara consumando il minor quantitativo di carburante.

Sono passati i tempi (bellissimi!) della Maserati Mc12 e del suo V12 aspirato. Oggi la parola chiave è efficienza. Bisogna sfruttare per creare perfomance ogni sngola goccia di carburante.

Il mondo delle corse di alto livello sta virando verso i piccoli turbo. La bellissima bellissima Peugeot 9X8 LMH che abbiamo visto a Monza è mossa da un piccolo 2.6 V6 biturbo per esempio.

La bellissima e vincente Porsche 919 LMP1 era mossa addirittura da un 2.0 V4!

La Ferrari 296 GT3 verrà spinta dal 2.9 V6 biturbo mentre per la Ferrari LMH Hypercar si parla addirittura di un V6 ancora più piccolo con tecnologia derivata dalla F1 dove corrono 1.6 V6 turbo.

WEC: FERRARI A MONZA. COSA E’SUCCESSO NEGLI ULTIMI 2 MINUTI?

Cosa è successo alle Ferrari 488 ufficiali di AF Corse? Perchè quell’inspiegabile pit a 2 minuti dalla fine per fare rifornimento? Manovra che ha di fatto compromesso la gara.

Visto da fuori è sembrato un clamoroso errore di calcolo, un gol mancato a porta vuota. In realtà alla base non vi è alcun errore umano, solo un incredibile serie di eventi che hanno portato le 488 quasi a secco di carburante.

Prima di proseguire ebbene spiegare un concetto di base:

una vettura da endurance (qualsiasi vettura) non usa la stessa mappa motore lungo tutta la gara, al contrario si usano molteplici mappe selezionate dal pilota su richiesta degli ingegneri a seconda delle condizioni.

Devi spingere? Usi una mappa dedicata. Piove? Usi una mappa. Sei in FCY? Usi una mappa. Sei in SC? Usi un mappa? Sei di notte a Le Mans? Usi una mappa! Sei di giorno a Le Mans? Usi una mappa. Il motore scalda tanto? Vai in modalità safe! Hai problemi di consumo? Vai in fuel saving!

Gli ingegneri monitorano sempre i dati della vettura per ottimizzare la prestazione e per usare ogni singola goccia di…Benzina.

Ecco a Monza il gran caldo (già visto a Le Mans) ha di nuovo penalizzato il grosso 3.9 V8 biturbo della 488 (un motore fantastico ma a livello racing ormai superato) che ha consumato più benzina del previsto. Ma perchè?

In primis il solito ”antipatico” BoP. La 488 cede sempre qualcosa a livello regolamentare e per farla ”andare” bisogna usare mappe più aggressive che inevitabilmente Incidono sui consumi.

In secondo luogo il caldo. Il caldo non è assolutamente un amico dei motori turbo. Tende a far schizzare alle stelle le temperature (questo vale anche per le auto stradali che spesso, anche se non lo notiamo, cambiano mappa inserendo una sorta di Safe Map che pregiudica le prestazioni e di contro aumenta i consumi perchè per raffreddare le camere di combustione usi più carburante).

In terzo luogo la FCY è arrivata nel momento sbagliato.

La 488 si è semplicemente trovata a consumare di più a causa di fattori esterni come il caldo e il passo degli avversari. Nessun errore umano alla base della sconfitta quindi. Piuttosto una vettura che seppur velocissima inizia a mostrare il fianco rispetto alla ben più moderna Corvette C8.R.

Alla fine: sono le corse.

WEC: GTE PRO: FERRARI ANCORA CON PIER GUIDI E CALADO.

Ferrari AF Corse difenderà il titolo mondiale GTE Pro e la 24h di Le Mans ancora una volta con Alessandro Pier Guidi e James Calado.

La coppia italo/britannica sarà ancora al via con la 488 GTE numero 51, ultima stagione prima di passare al volante della Ferrari Hypercar che testeranno già a partire da Marzo in vista del possibile debutto alla 24h di Daytona 2023 a fine Gennaio.

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WEC: IRON LYNX CON DUE FERRARI IN GTE-AM.

Il team di Cesena Iron Lynx rilancia la propria sfida al mondiale WEC classe GTE-Am con due Ferrari 488 GTE, una delle quali sotto le insegne di Iron Dames, l’equipaggio femminile, vera e propria caratteristica di Iron Lynx.

Il team italiano ha svelato le livree delle due Ferrari mostrando, essenzialmente gli stessi colori del passato anno ma “rovesciati”, dove prima c’era il giallo ora c’è il nero, e viceversa. Lo stesso vale per la vettura Iron Dames ora decisamente più…Sgargiante e sicuramente più riconoscibile rispetto al nero fregi rosa del passato anno.

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