LE 911 DELLA SUPERCUP, GIA’ CON CARBURANTE SINTETICO.

Il carburante sintetico ha già fatto la sua comparsa nel mondo racing ”nutrendo” le Porsche 911 GT3 Cup nella Mobil 1 Porsche Supercup 2022.

L’è-fuel usato arriva direttamente dallo stabilimento in Cile di proprietà di Porsche e non sta creando alcun problema ai 6 cilindri boxer aspirati da 510 cavalli delle 911 che non hanno perso ne in potenza, ne in affidabilità.

Secondo il CEO di Porsche Blume (trovate l’intervista proprio su TheRaceMode) il loro carburante sintetico sarebbe già utilizzabile sulle attuali vetture senza bisogno di alcuna modifica sia a livello stradale che racing.

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PORSCHE: AVANTI CON CARBURANTE SINTETICO E MOTORI A COMBUSTIONE.

Il CEO di Porsche Oliver Blume:

”andremo avanti su due fronti: mobilità elettrica e carburante sintetico per i nostri motori a combustione interna del futuro”.

Porsche ha così deciso di ”salvare” la 911 che in futuro diventerà ibrida ma solo quando, il costruttore tedesco lo specifica, le batterie diventeranno piccole e leggere.

”la 911 in futuro userà un sistema ibrido derivato dalle corse per mantenere le sue eccellenti doti dinamiche”.

Blume poi parla del possibile ban dei motori a combustione a partire dal 2035

”noi siamo con il Governo tedesco che chiede di aprire a più tecnologie per azzerare le emissioni. Escludere tutte le altre tecnologie (idrogeno, carburanti sintetici, ecc…) vuol dire fermare la ricerca verso la piena sostenibilità, è di fatto un freno alla ricerca”.

Poi il CEO Porsche parla dei carburanti sintetici

”saranno adatti sia alle future vetture, sia a quelle attuali senza bisogno di nessun aggiornamento particolare e potranno essere venduti attraverso le attuali stazioni di servizio senza modifiche importanti alle strutture”.

Riguardo al costo.

”secondo me, se il carburante sintetico viene prodotto su vasta scala siamo sotto i 2 euro al distributore. Un prezzo simile a quello per i carburanti fossili”.

Ricordiamo amici che Porsche è stato il primo costruttore di autoveicoli a realizzre,con la collaborazione di altri partner tecnologici e energetici, un impianto per la produzione di carburante sintetico in Cile.

Impianto che già produce e-fuels che Porsche usa, per esempio, nella Super Cup con le 911 GT3 Cup dotate di un normalissimo motore aspirato. L’uso di e-fuels non ha comportato perdite di potenza, ne rotture.

PERCHE’ E’ IMPOSSIBILE ELETTRIFICARE ENTRO IL 2035.

I CEO delle Case lanciano l’allarme ormai da settimane: è impossibile elettrificare tutta la gamma entro il 2035 e abolire in maniera definitiva dalle vendite il motore endotermico.

Attenzione le Case non stanno andando contro l’elettrico, stanno solo dicendo che farlo in maniera affrettata porterà più danni che benefici agli automobilisti, ai trasporti, all’economia, alle stesse case.

Tavares (Stellantis) ripete ormai in maniera ciclica che l’elettrificazione forzata porterà alla perdita di decine di migliaia di posti di lavoro e che porterà le auto a costare di più, perchè costruirle sarà più costoso anche del 50% a causa del prezzo delle materie prime necessarie a costruire le batterie.

A proposito, il prezzo del litio negli ultimi 12 mesi è quasi raddoppiato e secondo gli analisti il “petrolio bianco” costerà sempre di più man mano che la richiesta determinata dal settore automotive aumenterà secondo il principio di domanda/offerta.

Secondo VW se l’energia elettrica non verrà prodotta da fonti rinnovabili al 100% non ha senso parlare di elettrico green e sempre il CEO di VW fa notare che un auto elettrica che gira in Polonia inquina in maniera indiretta più di una che gira in Francia perchè in Polonia la stragrande maggioranza dell’energia arriva dal carbone.

VW poi passa al piano strettamente tecnico/commerciale, per produrre l’enorme quantità di batterie necessarie all’elettrificazione di massa servono in Europa almeno 6 gigafactory, ma costruirle ha un costo enorme in termini economici, di tempo e di manovalanza, prezzo che andrà a gravare sul costo delle vetture.

Ultimo punto, il problema della infrastrutture, un problema citato da tutte le Case: senza infrastrutture locali e senza un piano unico Europeo riguardo le infrastrutture sarà impossibile usare le vetture elettriche.

Le Case avevano chiesto il principio della neutralità tecnologica per raggiungere lo scopo delle zero emissioni chiedendo di poter lavorare liberamente su carburanti sintetici, carburanti biologici, idrogeno e elettrico.

Tanto è vero che Porsche (Gruppo VW) ha avviato un interessante (e già funzionante) progetto per la produzione di carburante sintetico in Cile che nel corso dei prossimi anni espanderà la produzione fino ad arrivare a 600 milioni di litri/anno.

BMW ha già fatto sapere che lavorerà su benzina e diesel Euro-7 mentre, di contro, Renault ha affermato di non voler più vendere in Europa modelli dotati di motore endotermico.

Le Case stanno andando in ordine sparso e questo non potrà che danneggiare non solo le stesse Case, ma anche il mercato.

Il rischio è di veder sparire dei costruttori con decine, centinaia di migliaia di posti di lavoro persi entro entro il 2035.

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