Voci (vere) di Alfa Romeo nel WEC.

Secondo una nostra fonte che lavora nel WEC il gruppo Stellantis, già presente nel mondiale endurance con la Peugeot 9X8 LMH, potrebbe raddoppiare l’impegno in futuro con una seconda LMH, questa volta Alfa Romeo.

La nostra fonte ci fornisce anche un ulteriore e interessante dettaglio spiegandoci che ci sarebbe anche un team (italiano) coinvolto, tuttavia su richiesta della fonte stessa non possiamo svelarne il nome.

Abbiamo sentito ulteriori pareri in merito per cercare di confermare la notizia e una risposta interessante arriva da un ingegnere attualmente impegnato in un team WEC Hypercar. Secondo lui, partendo dalla base dea 9X8 si potrebbe arrivare in poco tempo e con una spesa relativamente ridotta a una seconda LMH con caratteristiche dinamiche comunque diverse dalla 9X8 che in queso momento non sta certo brillando.

Nei mesi scorsi il CEO di Alfa Imparato aveva dichiarato che avrebbe svelato il futuro del biscione nelle corse a fine Maggio e in effetti i tempi sembrano coincidere.

Un altro indizio arriva proprio da Stellantis che mesi fa non aveva chiuso all’ipotesi di costruire una seconda LMH da far correre nell’IMSA GTP negli USA, da ricordare che Imparato ha più volte rimarcato l’importanza del mercato USA per Alfa.

Con Maserati impegnata in Formula E e GT2 con la MC20 la strada che porta ad Alfa nel WEC è quasi scontata, a maggior ragione ora con l’erede della 33 Stradale in arrivo. Anzi, ipotizziamo che la LMH possa addirittura chiamarsi 33 LMH per “unire” sia la versione stradale che quella racing.

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F1: UFFICIALE, ALFA E SAUBER SI SEPARANO A FINE 2023.

La notizia, che non stupisce, arriva poche ore dopo l’annuncio dell’ingresso di Audi in F1:

Alfa Romeo e Sauber si separeranno alla fine del 2023 come era già stato ampiamente previsto mesi fa.

Non è chiaro, nulla è stato detto infatti da Stellantis in merito, se Alfa rimarrà in una qualche maniera in F1 (magari accordandosi con Haas, altro team motorizzato Ferrari) o se seguirà altre strade nel motorsport.

IMSA: VITTORIA PER LA GIULIETTA VELOCE TCR A ROAD AMERICA!

Dagli USA arriva un altra vittoria per l’Alfa Romeo Giulietta Veloce TCR del team TMR preparata da Romeo Ferraris.

La vettura italiana, sponsorizzata dal Dealer Alfa Romeo of Daytona ha ottenuto nell’IMSA Michelin Pilot Challenge prima la pole e poi la vittoria nella 4h di Road America grazie al perfetto lavoro dei box (6 pit) e al talento della coppia Block / Lewis Jr.

ALFA: IMPARATO CONFERMA LA SPORTIVA PER IL 2023 (NO, NON SARÀ’ ELETTRICA).

Il CEO di Alfa Romeo, lo apprendiamo da ANSA.it, ha confermato che nella seconda metà del 2023 “nascerà” una nuova Alfa Romeo e no, non sarà un SUV e no, non sarà ne elettrica, ne ibrida. Sarà una sportiva pura.

Imparato alla domanda molto specifica “sarà la nuova 33 Stradale”? Ha confermato senza aggiungere altri dettagli, quindi la nuova vettura avrà motore centrale e sarà (forse) imparentata con la MC20 per quanto riguarda il telaio salvo poi usare (probabilmente) una versione potenziata del 2.9 V6 biturbo della Giulia Quadrifoglio per differenziarla dalla MC20 e renderla un “Alfa”.

Vedremo nella seconda parte del 2023 il concept o la vettura definitiva?

La nuova 33 Stradale avrà un futuro nelle corse come la sua illustre antenata? Magari in GT3? Magari nella nuova classe GT Le Mans che nascerà proprio nel 2024 su base GT3?

Tutti gli indizi portano verso questa direzione con Imparato che ha detto al momento di rinnovare ancora un anno con Sauber in F1:

”dovessimo uscire dalla F1, la nostra presenza nel motorsport non è in discussione. Fa parte del DNA di Alfa”.

HYPERCAR: ALFA ROMEO, UN ALTRA OCCASIONE PERSA.

Mentre Alfa Romeo lancia (dopo quasi 4 anni…) la Tonale e prosegue un impegno in Formula 1 che, francamente, non ha alcun senso ne a livello tecnico, ne a livello di marketing (cosa vendi se la gamma consiste in appena tre modelli? Anche Ferrari ha più modelli dentro il proprio listino!) si lascia sfuggire l’occasione di correre nel WEC Hypercar / IMSA GTP a partire dal 2023.

A mio modo di vedere un errore.

Tutte le case più importanti, tranne Mercedes e Audi che puntano sulla F1, correranno nella Hypercar/GTP tra il 2023 e il 2024: Toyota, Ferrari, Porsche, Lamborghini, Alpine, Peugeot, BMW, Honda/Acura, Cadillac senza dimenticare tra i piccoli costruttori il visionario Glickenhaus.

Il gruppo Stellantis, che possiede Alfa, sarà presente con la Peugeot 9X8 LMH, ma si badi bene: il programma 9X8 precede la fusione tra PSA e FCA, di fatto è un programma PSA.

Stellantis ha deciso di far correre Maserati in Formula E (Perchè?!). Dalla Formula E sono uscite BMW (per correre l’IMSA GTP), Audi (per andare in F1) e Mercedes.

Stellantis avrebbe potuto far correre Alfa nel WEC grazie al regolamento tecnico LMDh nato per ridurre i costi rispetto al ben più libero, ma anche più costoso LMH scelto per esempio da Toyota, Peugeot, Glickenhaus e Ferrari.

Nella LMDh una casa per regolamento si affida a 4 telaisti (Dallara, Ligier, Multimatic e Oreca) per costruire la propria vettura salvo poi fornire un motore costruito in proprio che può essere, volendo, prelevato dal prodotto di serie.

Per esempio Porsche per la 963 ha un telaio Multimatic con motore 4.6 V8 biturbo ”prelevato” dalla 918 Spyder. BMW ha un telaio Dallara e sempre con Dallara ha costruito la propria vettura.

Stellantis avrebbe potuto contattare Dallara per costruire la LMDh di Alfa e usare, per esempio, il motore V6 2.9 biturbo della Giulia Quadrifoglio / GTA. Avremmo avuto una VERA Alfa da corsa e non un adesivo come in Formula 1.

Oppure, scelta più costosa, partendo dal telaio della 9X8 costruire una LMH del tutto nuova per esempio. Di questo Stellantis aveva anche parlato (per correre negli USA nell’IMSA GTP) salvo poi specificare che non è un opzione sul tavolo in questo momento. Perchè?

Volete la nostra ipotesi? Perchè Alfa avrebbe offuscato Peugeot…E Stellantis è di fatto un gruppo francese che usando la parola ”fusione” ha preso il controllo di FCA.

Si potevano seguire due strade separate a livello tecnico che avrebbero portato allo stesso risultato. Invece? Invece come al solito non si è mosso nulla e Alfa vive delle sue storie, del suo passato…Come un grande guerriero ormai morente.

F1: ANALISI IMPEGNO ALFA IN F1 NEL PRESENTE E NEL FUTURO.

Il team Alfa Romeo F1 Orlen ha da poco presentato la nuova C42 che verrà pilotata da un line-up di piloti del tutto inedito per il biscione: Bottas in uscita dalla Mercedes e il rookie Zhou Guanyu in arrivo dalla F2, i due prendono il posto rispettivamente di Raikkonen (ritirato) e Giovanizzi (ora in Formula E).

In questa disamina parleremo dell’impegno di Alfa in Formula 1 e nel farlo toccheremo tanti temi, iniziamo dai piloti.

Zhou è, senza mezza termini, un “acquisto” di marketing. E’ il primo pilota cinese a sbarcare full time in Formula 1 ed è stato ingaggiato da Alfa anche per far breccia nel difficile mercato cinese dell’automobile. Infatti in patria Zhou verrà seguito con tantissima attenzione dai media. L’arrivo del giovane pilota asiatico mostra da parte di Stellantis la volontà di far crescere Alfa (e con lei anche Maserati) ed è quindi da considerarsi un investimento oltre che una scelta sportiva. Con buona pace di tutti. D’altronde neppure Mercedes ha piloti tedeschi, ne Ferrari ha piloti italiani. In F1 la nazionalità dei piloti, anzi nel motorsport, non è legata in nessuna maniera alla nazionalità del team. Si sceglie essenzialmente in base a tre parametri: talento, volontà dello sponsor, valigia piena di soldi.

Bottas prende il posto di Kimi. Scelta di “prestazione”. L’ex pilota Mercedes porterà esperienza e voglia di lottare per la top10. Da notare che la scelta dei piloti “rompe” i rapporti con Ferrari dopo le presenze di Leclerc, Giovanizzi e appunto Raikkonen. Anche in questo caso da parte di Stellantis c’è la voglia di iniziare a camminare con le proprie gambe togliendosi la nomea di Ferrari Junior Team.

Stellantis ha deciso di proseguire l’avventura in F1 iniziata da Marchionne. La presenza nel massimo campionato mondiale mostra chiarissima la voglia di proseguire con il rilancio di Alfa Romeo a livello globale. Se così non fosse il programma sarebbe già stato chiuso con la nascita di Stellantis.

Il rapporto con Sauber. In tanti non hanno capito il rapporto di Alfa Romeo (prima FCA, ora Stellantis) con Sauber. Questo in parte è dovuto alla poca chiarezza di Alfa riguardo le comunicazioni e in parte all’ignoranza del pubblico generalista che si aspettava, ingenuamente, una vettura progettata in casa da Alfa Romeo.

Andiamo con ordine.

Nel team Alfa Romeo F1 Orlen il nome Sauber, lo avrete notato, neppure è presente…Eppure la factory elvetica esiste! Come mai? Perchè FCA prima, Stellantis ora, ha finanziato la progettazione, la costruzione e la gestione della vettura a Sauber e ha affidato a Sauber anche la parte logistica.

Questo tipo di operazioni sono comunissime nel mondo del motorsport, anzi sono la prassi.

Prendiamo, per esempio, l’impegno di Audi nel WEC LMP1. La vettura era un progetto Dallara/Audi gestito poi in pista dal team tedesco Joest Racing…Ma il nome Dallara non è mai comparso.

Andiamo nel presente. Porsche ha commissionato alla canadese Multimatic la costruzione della propria vettura che poi verrà gestita dal team americano Penske. Anche in questo caso la vettura non si chiamerà Multimatic-Porsche, ma semplicemente Porsche.

Ecco Alfa Romeo ha commissionato la vettura a Sauber per poi far gestire allo stesso team Sauber le operazioni. Cosa c’è di strano o anomalo? Assolutamente nulla. Di fatto è Alfa Romeo come la Porsche è Porsche nonostante il progetto Multimatic e la gestione Penske.

Nessuna casa (esclusa Ferrari) ha un reparto corse tanto strutturato da far tutto in casa, per questo ci si affida a Dallara, Multimatic, Oreca, Ligier per telai e vetture e motoristi come Gibson e Pipo per i motori…

Il fatto che poi tali nomi non compaiono ufficialmente è perchè lavorano su commissione, non sono partner della Casa che commissiona il progetto.

Mercedes in F1 ha da prima comprato una struttura già esistente e poi aperto reparti nel Regno Unito, non in Germania. Mercedes quindi è meno tedesca per questo? Se Alfa comprasse Sauber (e c’era un opzione voluta da Marchionne in merito…) sarebbe meno italiana e più svizzera?

BMW ha commissionato la propria LMDh a Dallara…E’ quindi meno tedesca?

Nel team Alfa Romeo F1 Orlen, Alfa è il finanziatore mentre Orlen il main sponsor, Sauber si occupa su commissione di Stellantis di ingegneria, sviluppo e logistica.

In definitiva: se io commissiono a Dallara la costruzione di una vettura che voglio chiamare “TheRaceMode” lo faccio. Se voglio usare questa vettura in gara la iscrivo come Casa Automobilistica TheRaceMode.

Nel WEC Glickenhaus cosa ha fatto? Ha fatto progettare la vettura alla italiana Podium, il telaio alla italiana Bercella e il motore alla francese Pipo…Ma la vettura è iscritta al WEC come automaker Glickenhaus (casa costruttrice di autoveicoli). Quindi Glickenhaus, come Alfa, è il committente/finanziatore.

A livello cromatico la livrea, anno dopo anno, (lo avrete notato) diventa semre più rossa, anzi sotto la direzione Stellantis la vettura è quasi totalmente rossa. Anche questo è un chiarissimo segnale delle intenzioni di Stellantis riguardo il futuro di Alfa Romeo in F1.

Il cambio di nome da Alfa Romeo Racing a Alfa Romeo F1 non si limita a un cambio di nome, identifica l’inizio di un progetto ben definito.

Molti appassionati vorrebbero il ritorno di Alfa nel turismo o nel GT. Nel turismo è impossibile perchè, Tonale esclusa, Alfa non ha modelli dotati di trazione anteriore.

Più giusta la scelta di puntare in futuro ai campionati GT, ma serve un modello specifico e questo non può essere la Giulia.

Sicuramente correre in F1 garantisce un ritorno di immagine superiore a qualsiasi campionato turismo o GT. Questo è evidente.

La scelta di andare avanti in F1 però ha senso solo se si rinnova la gamma investendo su prodotto e marketing locale, quindi ha senso solo se fa parte di un progetto a medio termine ben pianificato e strutturato.

Se Stellantis ha deciso di investire (e tanto) vuol dire che il progetto esiste.

TONALE: PARLIAMO (SOLO) DI TECNICA.

La nuova Alfa Romeo Tonale nasce sulla base della Jeep Compass ma NON è una Compass con diverse forme, questo bisogna subito metterlo in chiaro a scanso di equivoci e di facili (quanto inutili) critiche.

Motori:

1.5 4 cilindri turbo benzina ciclo Miller da 130 o 160 cavalli con turbina a geometria variabile (ma solo per la versione con maggiore potenza).

Rapporto compressione 12.5:1

iniezione diretta a 350 bar

Cambio TCT 7 rapporti doppia frizione con motore da 48v integrato (15kW)

Trazione anteriore.

1.3 MultiAir 4 cilindri turbo benzina + motore elettrico per un totale di 275 cavalli per la versione Plug-in Hybrid Q4 trazione integrale. In questo caso la Tonale può muoversi in full electric trazione posteriore per 80km grazie a una batteria da 15.5 kW oppure in modalità Hybrid Q4 con trazione integrale oppure ancora con il solo motore endotermico e la trazione anteriore.

1.6 4 cilindri turbo diesel da 130 cavalli con cambio TCT doppia frizione a 6 rapporti. Trazione anteriore.

NON PREVISTO PER IL MERCATO ITALIANO: 2.0 4 cilindri turbo benzina da 256 cavalli e cambio 9 rapporti.

Meccanica:

La Tonale è stata sviluppata sul pianale di Compass ma durante il processo il pianale è stato rivisto e ottimizzato per migliorare la dinamica di guida e rendere la vettura più precisa e sportiva.

La Tonale ha l’IBS Integrated Brake System “brake-by-wire” come Giulia e Stelvio. Unica vettura nel segmento C-SUV. L’impianto frenante è fornito da Brembo.

Il rapporto di sterzo è il più diretto della categoria: 13,6

Le sospensioni McPherson (ant/post) sono dotate di tecnologia FSD Frequency Selective Damping con elementi Koni o elettroniche Marelli.

Differenziale anteriore autobloccante di tipo elettronico (di serie).

Assistenza alla guida:

ADAS per raggiungere il livello 2 di guida autonoma, già in linea con direttiva europea che entrerà in vigore a partire da Luglio 2022.

Dotazione:

Fari full LED Adaptive Matrix forniti da Marelli

Dashboard TFT da 12.3 personalizzabile. Troviamo sia la grafica “retrò”, sia una grafica più moderna e essenziale.

Tablet centrale di tipo touch (lunghezza 26cm) superwide.

Navigatore TomTom con servizi Google Integrati.

Infotainment UConnect 5 con sistema operativo Android con aggiornamento 4G e integrazione con Amazon Alexa.

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