Rispetto alle LMP1 le attuali Hypercar che competono nel WEC sono meno potenti (e di molto!), meno costose, meno complesse e con una parte ibrida infinitamente meno sofisticata rispetto alle LMP1 che si sono “estinte” anche a causa dei costi di progettazione, sviluppo e esercizio.
Le Hypercar, per evitare l’estinzione, lavorano su costi di gestione più bassi anche grazie a uno sviluppo post omologazione vettura quasi nullo.
Infatti dopo l’omologazione da parte di FIA e ACO, che dura 5 anni, le case hanno a disposizione poche modifiche (e comunque marginali) e una sola evoluzione della vettura. Al contrario con le LMP1 lo sviluppo durante la stagione e post stagione era quasi illimitato.
Più semplici, più economiche e…Inevitabilmente, più lente.
Si, ma quanto più lente? Le abbiamo confrontate a Spa e siamo tornati indietro al 2017, ovvero al punto più alto delle LMP1 prima della fine con il ritiro di Audi prima e Porsche poi e il grande fallimento di Nissan.
Prima di parlare di numeri una premessa: la potenza.
le LMP1 in qualifica raggiungevano una potenza massima di circa 1.000 cavalli, al contrario la potenza delle Hypercar è limitata a 700 cavalli, una differenza notevole che va messa in relazione e rapportata al peso anche:
Una LMP1 pesava poco meno di 900 kg nel 2017 (870 kg), una Hypercar pesa circa 1.040 kg.
Abbiamo quindi circa 300 cavalli in meno e circa 170 kg in più.
La pole a Spa del 2017 a opera della Porsche 919 LMP1 è stata di 1.54.0
Contro i 2.00.8 della Toyota GR 010 LMH nel 2023 (il record è però di 2.00.7 sempre di Toyota, ma nell’edizione 2022).
Quasi 7 secondi che vanno analizzati e messi in relazione con la pista e le condizioni tecniche.
Il circuito di Spa è lungo 7 km quindi la differenza per singolo km è di 1 secondo.
A Spa le LMP1 correvano con la configurazione aerodinamica “low downforce” per circuiti veloci, le Hypercar non hanno questa possibilità dato che non esiste una seconda configurazione per regolamento.
Il tempo della pole è rimasto lo stesso della passata edizione per la classe Hypercar, questo è dovuto in gran parte alle condizioni dell’asfalto, più freddo rispetto all’edizione 2022 che fu caratterizzata da prove calde e asciutte con pista turno dopo turno sempre più gommata.
I tempi delle Hypercar sono destinati a scendere.
Basti pensare che Ferrari, appena arrivata, gira in qualifica come Toyota pur avendo una vettura ancora in piena fase di sviluppo.
Scenderanno ma non arriveranno mai vicini ai tempi delle LMP1.
I tempi di Ferrari ci parlano di vetture tuttavia interessanti e da esplorare dal punto di vista prestazionale (più che tecnico) e mentre Maranello si avvicina a Toyota, la casa nipponica sta preparando l’evoluzione della GR-010 che abbasserà ulteriormente i tempi…
Siamo solo all’inizio…