I CEO delle Case lanciano l’allarme ormai da settimane: è impossibile elettrificare tutta la gamma entro il 2035 e abolire in maniera definitiva dalle vendite il motore endotermico.
Attenzione le Case non stanno andando contro l’elettrico, stanno solo dicendo che farlo in maniera affrettata porterà più danni che benefici agli automobilisti, ai trasporti, all’economia, alle stesse case.
Tavares (Stellantis) ripete ormai in maniera ciclica che l’elettrificazione forzata porterà alla perdita di decine di migliaia di posti di lavoro e che porterà le auto a costare di più, perchè costruirle sarà più costoso anche del 50% a causa del prezzo delle materie prime necessarie a costruire le batterie.
A proposito, il prezzo del litio negli ultimi 12 mesi è quasi raddoppiato e secondo gli analisti il “petrolio bianco” costerà sempre di più man mano che la richiesta determinata dal settore automotive aumenterà secondo il principio di domanda/offerta.
Secondo VW se l’energia elettrica non verrà prodotta da fonti rinnovabili al 100% non ha senso parlare di elettrico green e sempre il CEO di VW fa notare che un auto elettrica che gira in Polonia inquina in maniera indiretta più di una che gira in Francia perchè in Polonia la stragrande maggioranza dell’energia arriva dal carbone.
VW poi passa al piano strettamente tecnico/commerciale, per produrre l’enorme quantità di batterie necessarie all’elettrificazione di massa servono in Europa almeno 6 gigafactory, ma costruirle ha un costo enorme in termini economici, di tempo e di manovalanza, prezzo che andrà a gravare sul costo delle vetture.
Ultimo punto, il problema della infrastrutture, un problema citato da tutte le Case: senza infrastrutture locali e senza un piano unico Europeo riguardo le infrastrutture sarà impossibile usare le vetture elettriche.
Le Case avevano chiesto il principio della neutralità tecnologica per raggiungere lo scopo delle zero emissioni chiedendo di poter lavorare liberamente su carburanti sintetici, carburanti biologici, idrogeno e elettrico.
Tanto è vero che Porsche (Gruppo VW) ha avviato un interessante (e già funzionante) progetto per la produzione di carburante sintetico in Cile che nel corso dei prossimi anni espanderà la produzione fino ad arrivare a 600 milioni di litri/anno.
BMW ha già fatto sapere che lavorerà su benzina e diesel Euro-7 mentre, di contro, Renault ha affermato di non voler più vendere in Europa modelli dotati di motore endotermico.
Le Case stanno andando in ordine sparso e questo non potrà che danneggiare non solo le stesse Case, ma anche il mercato.
Il rischio è di veder sparire dei costruttori con decine, centinaia di migliaia di posti di lavoro persi entro entro il 2035.